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Expo in città. Settembre da record: 910 mila visitatori
ExpoinCittà, settembre da record: 910mila visitatori
D’Alfonso-Tajani: “Milano conferma la sua capacità attrattiva internazionale sia per il comparto moda che per il turismo. Valorizzare questi risultati anche in vista di importanti appuntamenti come il Salone del Mobile”
Milano, 6 ottobre 2015 – Milano sempre più attrattiva per turisti e operatori del settore moda. Settembre da record con +35% di arrivi in città, passati dai 673mila del 2014 ai 910mila del 2015. Un incremento confermato dalla crescita anche nel periodo maggio-settembre 2015 che segna un +23% rispetto allo stesso periodo del 2014 con un saldo di +736mila arrivi. Questi alcuni dati presentati dagli assessori Franco D’Alfonso (Commercio, Attività produttive e Turismo) e Cristina Tajani (Sviluppo economico, Moda e Design) in occasione della conferenza stampa di ExpoinCittà tenuta questa mattina all’Expo Gate di piazza Cairoli.
“Nell’anno di Expo – ha dichiarato l’assessore al Commercio, Attività produttive e Turismo Franco D’Alfonso – Milano prosegue nel suo trend turistico positivo, facendo segnare, mese dopo mese, una crescita sempre più significativa. Nel periodo maggio-settembre è stata raggiunta una crescita del 23,5% rispetto allo stesso periodo del 2014. Un risultato che fa di Milano una destinazione in grado di competere con realtà come Vienna, Barcellona e le stesse Londra o Parigi”.
“La Settimana della moda appena conclusa – ha spiegato l’assessore alla Moda e Design Cristina Tajani – è stata solo l’apice di un intenso mese che ha visto Milano affermata protagonista internazionale dell’intero comparto moda. Dalla presentazione dei tessuti, agli accessori sino alle collezioni, che fanno di Milano il palcoscenico migliore dove presentare il meglio delle produzioni mondiali. Un’esperienza, quella di settembre, che deve essere modello per le sinergie necessarie a rendere ancor più internazionale e attrattivo un prossimo appuntamento come quello del Salone del Mobile”.
Dei 3,8 milioni di turisti giunti a Milano nei primi cinque mesi di Expo (46% italiani e 54% stranieri) al primo posto si collocano i cittadini americani (12,9%), seguiti dai francesi (9,8%), cinesi (7,7%), inglesi (6,5%), tedeschi (5,7%), svizzeri (5,5%), giapponesi (4,3%), russi (3,2%), spagnoli (2,8%) e infine i brasiliani (2,2%). Presenze confermate anche dai dati sull’occupazione degli alberghi milanesi che, nel mese di settembre, fanno registrare un tasso di occupazione delle camere pari all’89% contro il 75%di settembre 2014, con una crescita del 18%.
A contribuire al successo del settembre milanese, eventi come la Vogue Fashion Night Out che ha registrato 200mila presenze che si sommano ai visitatori delle varie kermesse del sistema moda, con un’affluenza del +12% rispetto al 2014 a conferma della crescente attrattività della città. Milano Moda Donna, con 70 sfilate, 105 presentazioni e 26 eventi, ha fatto registrare al nuovo Fashion Hub 8.200 presenze. Super Pitti Immagine ha ospitato 170 espositori, di cui 40 esteri e 6 mila compratori, il cui 20% sono stranieri provenienti da 48 Paesi. Le 450 aziende presenti a White, 186 delle quali new entry, hanno attirato più di 20mila visitatori, con un incremento dell’8% di compratori rispetto all’edizione 2014. Infine, 40mila persone hanno visitato gli oltre 400 stand di MICAM.
Expo ed ExpoinCittà si sono dimostrate due macchine di straordinaria attrattività territoriale anche per le imprese e gli investimenti diretti dall’estero. Sono stati circa 15mila gli incontri d’affari con aziende e gruppi stranieri organizzati dal sistema camerale lombardo. Expo Business Matching, un progetto di Promos, azienda speciale di Camera di Commercio di Milano, ha coinvolto 60 Paesi organizzando 600 incontri con l’obiettivo di favorire e facilitare i rapporti tra le imprese italiane e straniere durante i sei mesi dell’Esposizione Universale. Quasi 12mila le imprese estere e italiane coinvolte. “Incoming Buyers” ha coinvolto oltre 230 buyer che hanno incontrato 1000 aziende della Lombardia per favorire la conoscenza e la commercializzazione dei prodotti lombardi nel mondo. Lombardy Business Days in 5 mesi ha organizzato 170 eventi, tra cui 120 commerciali che hanno portato a 8.000 incontri B2B, coinvolgendo 4.000 imprese italiane e straniere.
La Cultura, oltre alla moda, ha rappresentato uno dei maggiori elementi di traino registrando ancora numeri significativi a partire dalle Mostre con 88.560 visitatori, il 58,14% in più rispetto al 2014. I Musei Civici hanno rilevato oltre 115mila ingressi, con un aumento del 67% sullo stesso mese dell’anno scorso. Resta in testa ai Musei più visitati il Castello Sforzesco, mentre tra le Mostre più apprezzate “Giotto, l’Italia”, con oltre 30mila visitatori nel mese di settembre e “La Grande Madre”, che nell’ultimo mese ha registrato un afflusso di oltre 11mila persone.
I consistenti numeri di Settembre non terminano qui: dai 100mila spettatori di MiTo ai 40mila di Italian Gospel Choir sino ai 30mila di Pioggia di Poesie in Piazza Duomo. Il Museo della Scienza e della Tecnica ha accolto 41mila visitatori, registrando un incremento del 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La mostra Leonardo3, che presenta ricostruzioni funzionanti delle macchine del grande Maestro, ha staccato 16mila biglietti. Cinquantamila curiosi hanno assistito alla Giornata del Fuoco alla Darsena. Panorama, la video-installazione di Piazza Gae Aulenti che racconta in 15 minuti l’unicità delle eccellenze italiane, è diventata una delle tappe più gettonate del calendario di ExpoinCittà. Nel solo mese di settembre ha accolto 44mila visitatori, con una crescita del 26% rispetto ad agosto ed un totale di 160mila visitatori.
Significativi anche i dati diffusi da Visa Europe. Tra luglio e agosto i turisti europei ed extraeuropei hanno speso a Milano quasi 190 milioni di euro, con un totale in crescita del 29,3% rispetto al 2014. In testa i cinesi con una spesa di 21,4 milioni di euro, seguiti dai francesi, a quota 20,6 milioni di euro, dagli statunitensi che si attestano a 17,6 milioni di euro e dagli inglesi che ne spendono 14,5.