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Cashless City, Bergamo è la prima città “senza soldi”

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Cashless City, Bergamo è la prima città “senza soldi”

Cashless City, Bergamo è la prima città “senza soldi”

L’iniziativa per incentivare i pagamenti elettronici

Andare in giro senza un euro? A Bergamo è possibile grazie al Cashless City, il nuovo progetto supportato dell’amministrazione comunale, quella guidata da Giorgio Gori.

Al posto dei liquidi le carte, grazie anche alla collaborazione di Mastercard, Visa, UbiBanca, Banca Popolare di Bergamo Pagobancomat e Banco Popolare che hanno unito le forze per concretizzare quella che più di un’opzione pare proprio una necessità. “Il progetto Cashless City ci ha consentito di fare il punto anche sulle modalità di pagamento nella nostra amministrazione e di attivarci di conseguenza. In municipio, agli sportelli, si può pagare senza mettere mano al portafoglio”, ha detto il primo cittadino di Bergamo.

Per fare in modo che il modello funzioni a 360° occorre l’uso dei Pos anche per un eventuale caffè. Al momento i risultati registrati a Bergamo sono positivi. Come riporta il Corriere della Sera “il ritmo è allegro andante, 30, 40 strisciate al minuto anche di più, nelle ore di punta dello shopping, (a tutto beneficio di un commercio che negli ultimi sei mesi ha registrato un +3,5%, rilevato dell’analisi congiunturale della Camera di Commercio bergamasca) con obiettivi già raggiunti e da raggiungere ogni mese. A Bergamo, sul periodo, le transazioni con carte di credito sono così aumentate del 10%, un dato di crescita molto significativo se rapportato a città simili per caratteristiche socio-demografiche (come Vicenza, Brescia e Ferrara) che fanno segnare solo un risicato 1% in più”.

Ma perché i bergamaschi dovrebbero andare in giro senza soldi? Perché in chiunque pagherà elettronicamente potrà concorrere all’estrazione di premi giornalieri e mensili. Saranno 100 gli euro assegnati quotidianamente e ben 500 euro settimanali. Per partecipare al contestoccorre registrarsi sul sito www.cashlesscity.it o sull’app omonima nei quali caricare gli scontrini dei pagamenti effettuati.

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Barbara D'Incecco

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